Diritto condominiale

Le liti all’interno dei condomini sono tra le più frequenti cause di contenzioso civile in Italia.
E’ infatti un dato risaputo che gli Italiani, quale popolo latino, purtroppo debbono spesso fare i conti con spiacevoli litigi domestici. Un po’ per sfortuna (un vicino scrupoloso o piuttosto irrispettoso), un po’ per “predisposizione genetica”, il condomino, spesso, vive l’Assemblea condominiale come una vera e propria arena di Gladiatori.
Ma cos’è il Condominio?
Il codice civile non specifica cosa si intende per condominio. Il diritto condominiale è quella branca del diritto privato che regola e disciplina i rapporti tra condomini e tra condomini e terzi all’interno degli edifici. Poche sono le leggi che disciplinano la materia del diritto condominiale a fronte di una copiosissima giurisprudenza in diritto condominiale frutto dell’enorme contenzioso nel settore.
Le norme che disciplinano il diritto condominiale sono inserite nel titolo del codice civile dedicato alla comunione. Da ciò, si evince come il condominio altro non sia che una forma di comunione.
Il 18 giugno 2013 è entrata in vigore la riforma del condominio varata con la legge n. 220/2012. Nuove regole per gli amministratori, le assemblee, la gestione economica e più in generale per ciò che ciascun condomino può o non può fare.
Un provvedimento a suo modo “storico” perché arriva a 70 anni dalla principale disciplina della materia contenuta in una ventina di articoli del Codice civile rimasti pressoché invariati dal 1942. Il compito di adattare le regole generali alla casistica più varia finora è spettato alla giurisprudenza.
Lo Studio Legale Padroni, anche in questa materia, offre consulenza e assistenza legale sia giudiziale che stragiudiziale, nonché assistenza in sede di Mediazione civile ex  D. L.leg.vo 28/2010, e successive modifiche, poichè, quest’ultima, obbligatoria e propedeutica ad una eventuale azione giudiziale in materia condominiale.